Ricerca

Seminario sulla violenza di genere

I nostri studenti al Tribunale di Trapani per un seminario sulla violenza di genere

Utente Tommaso Piazza

da Tommaso Piazza

Docente

0

Lo scorso 10 marzo, gli studenti della redazione del giornalino scolastico Thunder… la nostra voce e della classe 5^F dell’Istituto Superiore Ruggiero D’Altavilla, accompagnati dalla prof.ssa Caterina Giorgi, hanno partecipato a un importante seminario formativo presso il Tribunale di Trapani, dal titolo L’evoluzione del fenomeno della violenza di genere. L’incontro, organizzato nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione promosse dal tribunale, ha coinvolto anche altre tre scuole della provincia e ha rappresentato un’occasione significativa di approfondimento su un tema di grande rilevanza sociale.

L’esperienza si è aperta con una mostra dedicata ai casi più eclatanti di femminicidio avvenuti tra il 1840 e il 2021. Curata dai volontari del tribunale, l’esposizione ha raccolto quasi 700 casi documentati, offrendo ai partecipanti un quadro storico della violenza di genere e il suo impatto sulla società. Il forte impatto emotivo di questa rassegna ha stimolato una riflessione profonda sull’importanza della memoria storica per comprendere e contrastare le discriminazioni di genere.

Successivamente, il seminario è entrato nel vivo con gli interventi di esperti e professionisti del settore giuridico, che hanno affrontato il tema della violenza di genere da diverse prospettive:

La Prof.ssa Laura Lorello, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi di Palermo, ha tenuto un intervento sul tema “La donna nella Costituzione Italiana”, evidenziando i principi costituzionali di parità di genere e la loro attuazione nella società contemporanea.
L’Avv.ta Giacoma Castiglione, Presidente del Comitato Pari Opportunità e Consigliera del COA di Trapani, ha approfondito il tema “Il delitto d’onore nelle sentenze: dalla legittimazione alla condanna”, illustrando l’evoluzione giuridica e sociale di un reato che per lungo tempo ha avuto una legittimazione culturale e normativa.
Gli Avv.ti Patrizia Valenti e Alessio Alessandra hanno offerto un’analisi della violenza di genere attraverso antiche sentenze, mettendo in luce come, in passato, la giustizia fosse spesso indulgente nei confronti di chi commetteva crimini contro le donne.
La Presidente di sezione, dott.ssa Daniela Troja, e la Funzionaria AUPP, dott.ssa Claudia Alastra, hanno presentato un’analisi delle statistiche sociali del fenomeno della violenza di genere, focalizzandosi sulle sentenze degli anni 2023 e 2024 e sui dati emersi in relazione all’andamento del fenomeno.
Un tema di grande attualità emerso nel seminario è stato quello dei reati penali legati alla violenza di genere che possono essere commessi con leggerezza o inconsapevolezza, come la diffusione illecita di immagini intime, lo stalking e le reiterate molestie sessuali. Dati preoccupanti sono stati presentati nel corso dell’incontro: nella sola provincia di Trapani, i procedimenti penali per questi crimini sono aumentati del 2% negli ultimi anni, con imputati prevalentemente adolescenti o giovani adulti. Un segnale d’allarme che sottolinea la necessità di una maggiore consapevolezza tra le nuove generazioni.

Uno dei momenti più toccanti del seminario è stata la lettura degli atti di due processi legati a casi di femminicidio, con un focus sulle pene previste in passato, spesso inadeguate rispetto alla gravità del reato. Tra i casi esaminati, è stato citato quello di Giuseppe Scuderi, panettiere trapanese di 36 anni che, nel 1943, fu accusato dell’omicidio della moglie Rocca Cosentino. All’epoca, la premeditazione non fu riconosciuta come aggravante, a dimostrazione di come, fino a pochi decenni fa, il sistema giudiziario fosse incline a minimizzare i crimini di genere.

L’intervento della Prof.ssa Lorello ha poi offerto ulteriori spunti di riflessione, soffermandosi sulla necessità di un cambiamento culturale oltre che normativo. “La diversità non va eliminata, ma valorizzata, solo che non si deve trasformare in discriminazione”, ha sottolineato, richiamando l’attenzione sulla persistenza di pregiudizi di genere. Citando l’articolo 37 della Costituzione, ha evidenziato come, nonostante l’uguaglianza retributiva sancita dalla legge, la donna lavoratrice sia ancora spesso sottovalutata e in alcuni casi sia lei stessa a escludersi da determinate professioni, con la convinzione che “non facciano per lei”. “Anche contro questo bisogna lottare”, ha ribadito.
Riguardo all’articolo 51, che garantisce la parità di accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive, la docente ha ricordato che in passato la norma prevedeva la selezione “in base alle attitudini”, un criterio che rischiava di escludere le donne a priori. “L’attitudine si può verificare solo se lo permettiamo”, ha sottolineato, spiegando il valore della riformulazione attuale, che prevede l’accesso “secondo i requisiti stabiliti dalla legge”.

L’esperienza al Tribunale di Trapani ha rappresentato un momento formativo di grande valore per gli studenti, non solo dal punto di vista giuridico, ma anche sotto il profilo umano e sociale. L’incontro ha rafforzato in loro la consapevolezza della necessità di contrastare la violenza di genere e le discriminazioni, ricordando che la lotta per la parità non è solo una questione di leggi, ma anche di educazione e cambiamento culturale.

Il nostro Istituto continuerà a promuovere iniziative di questo tipo, convinto che il dialogo, la formazione e l’informazione siano strumenti fondamentali per costruire una società più equa e consapevole.

Studenti in tribunale